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Modello #12: Il metodo Ondaatje per far emergere la creatività e creare storie

Modello #12: Il metodo Ondaatje per far emergere la creatività e creare storie

Michael Ondaatje è uno scrittore e regista dello sri lanka (di origini olandesi) naturalizzato canadese. Il nome dice poco a quasi tutto ma se cito il suo romanzo più famoso Il paziente inglese, vincitore nel 1992 del Booker Prize e da cui è stato tratto l’omonimo film vincitore di 9 Premi Oscar allora forse ci ricorda qualcosa. Ma non è così importante sapere chi che Ondaatje. Qui parliamo di modelli mentali.

Il suo modello per far emergere la creatività e creare una storia si avvicina molto a quello di Olafur Eliasson (vedi il modello). Entrambi partono infatti da semplici episodi casuali per generare un racconto, il cingalese testuale e l’isladese disegnato.

E se guardiamo bene qualcosa di simile lo usava anche Leonardo Da Vinci, come abbiamo descritto qui.

Possiamo dividere il modello di Ondaaje in quattro diversi step

Modello Michael Ondaatje per far emergere la creatività e creare storie

Step 0 – Dimenticarsi i grandi temi.

Mindset: Molti scrittori pensano che per scrivere una storia interessante sia necessario risolvere problemi cosmici e rispondere a grandi domande come “che tipo di storie e di personaggi affascinano i miei lettori?” “che tipo di storie possono cambiare il mondo?”.

Per Ondaaje questa è un’idea che va abbandonata.

Step 1 – Scegliere episodi casuali.

Secondo Ondaaje per cominciare a creare è invece necessario partire da episodi casuali e da li lasciar emergere le storie, i personaggi in maniera naturale.

Riporto un esempio che sarà chiarificatore e che userò anche nei passaggi successivi: Mi trovo in aeroporto e davanti all’ingresso è appena arrivato un taxi. Al suo interno c’è l’autista con un passeggero.

Step 2 – Porsi domande semplici

Partendo dal nostro esempio possiamo iniziare a porci domande semplicissime, ad esempio:

  • Chi è il passeggero sul taxi?
  • Perché si trova lì?
  • Dove sta andando?
  • Qual è il suo passato?
  • La sua faccia tradisce qualche pensiero o emozione?
  • Se ha dei pensieri, cosa sta pensando?
  • E l’autista?
  • Perché sta guidando il taxi?
  • A che ora inizia il suo turno?
  • Con quale intenzione sta guidando il taxi?

Queste sono le domande più banali che possiamo porci, ovviamente la scelta dipende dalla nostra interpretazione.

Come possiamo vedere, da queste domande siamo già riusciti a costruirci due personaggi realistici, due tessere del mosaico hanno incominciato ad andare al loro posto, il passato dei personaggi viene fuori da solo e la storia inizia a prendere forma.
E più pensiamo più indizi del passato emergono nella nostra fantasia, la storia si scrive da sola.

Step 3 – Interazione

Nel passo successivo dobbiamo vedere come queste domande permettono l’interazione con altri personaggi e se possiamo porci altre domande anche su di loro.

Per collegarci all’esempio sopra se volessimo romanzare possiamo chiederci:

  • Fare l’autista è il suo vero lavoro?
  • O magari sta pedinando il passeggero?
  • È una spia?
  • Il passeggero è in pericolo?
  • Cosa avrà dentro la sua valigetta?
  • Sta andando a prendere un aereo o deve incontrarsi con qualcuno per dargli i documenti che ha nella valigetta?

Man mano che continuiamo a porci domande la creatività e di conseguenza la storia emergono praticamente da sole.

Perchè mi piace questo modello

Questo schema di emersione della creatività è molto ricorrente e vedere un pattern utilizzato da centinaia di anni da moltissime persone mi sa soddisfazione: sembra che l’unica sfida sia creare il giusto contesto per questa “emersione”.

Questo modello ricorda anche il modo in cui Michelangelo scolpiva. Lui sosteneva che la scultura fosse già dentro il blocco di marmo e che lui non dovesse far altro che togliere tutto quello che c’era attorno.

Lo stesso fa Ondaatje, secondo lui esistono già dei personaggi, delle storie interessanti, e non bisogna far altro che porsi delle domande per dare forma e vita alla storia.

Questo sistema di porsi domande semplici è utile anche per chi non vuole scrivere un libro, ma magari fa altro di produttivo e creativo, e non solo. Riporterò altre ricorrenze di questo schema, nei commenti ti prego di fare altrettanto.