Indice
Questo Pixar Model per lo storytelling lo devo considerare – al momento – un modello parziale dato che manca di molte caratteristiche che reputo necessarie per un modello completo:
- Manca una sequenza/ ricetta da seguire
- Non ha un’organicità a livello logico (mette allo stesso livello consigli su come migliorare come scrittore tipo: “10: Smonta le storie che ti piacciono” a consigli sulla storia stessa: tipo: “16: Qual è la posta in gioco?”
- Manca il punto di vista multiplo: questo è “soltanto” il modello di come Emma Coats ha usato il sistema Pixar.
- Non ho voluto inserire altri spunto.
Lo posto lo stesso per vari motivi:
- Alcuni spunti sono unici, e meritano di essere appresi.
- E’ comunque un modello di successo
- Sto facendo lo stesso lavoro di raccolta spunti per il Modello Miyazaki per lo storytelling e mi piacerebbe raffrontare lo storytelling sintetico della pixar con quello poetico di Miyazaki.
Status del Pixar Model per lo storytelling (Emma Coats)
Parziale ma utilizzabile
Chi è Emma Coats
E’ una film maker e animatrice che ha lavorato alla Pixar (Brave / Ribelle) e che quando è diventata freelance si è data alla formazione, capitalizzando sulle 22 regole che leggeremo.
Emma Coats ci spiega cosa alcune lezioni della Pixar per lo storytelling
Passo 0: cosa è una storia
Il passo zero è sempre importante, dato che crea il giusto frame in cui si lavora.
Emma ha postato tutto su Twitter e poi ha spiegato tramite un video. “Una storia è un’esperienza condivisa, è cercare le risposte alle domande che ci facciamo attraverso le esperienze degli altri. La storia è il mondo in cui condividiamo queste esperienze, anche ipotetiche, con il pubblico. La storia ti lascia qualcosa, ha un senso e una morale da lasciare a chi la ascolta.”
Perchè mi piace:
Mi piace perchè essenzialmente si sovrappone alla definizione di metafora generativa eriksoniana e quindi non mi fa uscire troppo dalla zona di confort… che è la stessa cosa che non mi piace. Ma questi sono problemi miei 😛
Su Twitter, l’artista dello storyboard Pixar Emma Coats ha pubblicato una serie di perle di saggezza narrativa che ha ricevuto lavorando per lo studio di animazione nel corso degli anni.
- Ammiri un personaggio per i suoi tentativi più che per i suoi successi.
- Devi tenere a mente ciò che è interessante per te come pubblico, non ciò che è divertente fare come scrittore. Possono essere due cose davvero molto diverse. Vedi Modello Grinder-Deloizer delle posizioni percettive
- Cercare di avere un tema è importante, ma non capirai esattamente di cosa parla la storia fino a che non sei alla fine. Ora riscrivi.
- C’era una volta ___. Ogni giorno, ___. Un giorno ___. Per questo motivo, ___. Per questo motivo, ___. Fino a quando ___.
- Semplifica. Metti a fuoco. Abbina i personaggi. Evita le digressioni. Ti sentirai come se stessi perdendo elementi preziosi del racconto, ma ti rende libero.
- In cosa sono bravi i tuoi personaggi, con cosa sono a loro agio? Crea un personaggio a loro opposto. Sfidali. Come si comportano?
- Trova il tuo finale prima di decidere come realizzare la parte centrale. Sul serio. I finali sono difficili, fai in modo che il tuo funzioni in anticipo.
- Finisci la tua storia, lasciala andare anche se non è perfetta. In un mondo ideale hai entrambe le cose, ma vai avanti. Potrai fare meglio la prossima volta.
- Quando sei bloccato, fai un elenco di ciò che NON succederà dopo. La maggior parte delle volte il materiale che ti farà sbloccare si farà vivo.
- Smonta le storie che ti piacciono. Quello che ti piace in loro è una parte di te; devi riconoscerlo prima di poterlo utilizzare.
- Metterlo sulla carta ti consente di iniziare a sistemarlo. Se un’idea perfetta rimane nella tua testa, non la condividerai mai con nessuno.
- Scarta la prima cosa che mi viene in mente. E la seconda, la terza, la quarta- togli di mezzo l’ovvio. Sorprendi te stesso.
- Dai ai tuoi personaggi delle opinioni. Un personaggio passivo e malleabile potrebbe sembrarti simpatico mentre scrivi, ma è veleno per il pubblico.
- Perché devi raccontare QUESTA storia? Qual è la convinzione che brucia dentro di te di cui la storia si nutre? Questo è il cuore della storia.
- Se tu fossi il tuo personaggio, in questa situazione, come ti sentiresti? L’onestà dona credibilità anche a situazioni incredibili.
- Qual è la posta in gioco? Dacci una ragione per tifare per i personaggi. Cosa succede se non hanno successo? Trova le possibilità (stack the odds against?)
- Nessun lavoro è mai sprecato. Se non funziona, lascialo stare e vai avanti – potrà essere utile in seguito.
- Devi conoscere te stesso: la differenza tra fare del tuo meglio e lamentarti. Scrivere una storia è sperimentare, non perfezionare.
- Le coincidenze per mettere nei guai i personaggi sono fantastiche; le casualità per farli uscire dai guai sono imbrogli.
- Esercizio: prendi i mattoni di un film che non ti piace. Come li riorganizzeresti per creare qualcosa che ti piace davvero?
- Devi identificarti con la tua storia e con i personaggi, non puoi semplicemente scrivere “qualcosa di tendenza”. Cosa farebbe comportare TE in quel modo?
- Qual è l’essenza della tua storia? Il modo più semplice di raccontarla? Se lo sai, puoi partire da lì.
Video dove approfondisce la questione Storytelling Pixar e altri canali
Fonti:
- La Serie di Tweet di Emma Coats
- Pixar Touch Blog: http://www.pixartouchbook.com/blog/
- Il profilo Linkedin di Emma